INVELLE    CINEMA SCUDERIE GRANDUCALI SERAVEZZA


CINEMA SCUDERIE GRANDUCALI SERAVEZZA

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GIOVEDI 12 settembre
18.00
VENERDI 13 settembre
18.00
SABATO 14 settembre
21.15
DOMENICA 15 settembre
21.15
LUNEDI 16 settembre
18.00
MARTEDI 17 settembre
18.00


INGRESSO € 3,50

PROMOZIONE DEL CINEMA EUROPEO


Regia: Simone Massi
con le voci di Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo, Filippo Timi
Sceneggiatura: Simone Massi, Anne Paschetta, Alessio Torino, Luca Briasco, Assunta Ceccarani, Julia Gromskaya, Nello Massi
Montaggio: Simone Massi, Lola Capote Ortiz, Alberto Girotto
Musiche: Lorenzo Danesin
Produzione: Minimum Fax Media in collaborazione con RAI Kids, in coproduzione con Amka Films Productions e RSI
Distribuzione: Lucky Red

Italia, Svizzera, 2023 - Durata: 82 min
Genere: Animazione, Drammatico

Invelle, film diretto da Simone Massi, è ambientato in tre epoche diverse e racconta la storia di tre bambini. La prima è Zelinda, orfana di madre, morta per la spagnola nel corso della Prima guerra mondiale, mentre suo padre è in guerra. Oltre alla situazione familiare tragica, la bambina vede incombere lo spettro del nazismo e della miseria, quando si ritrova costretta a mettere da parte la sua infanzia per occuparsi della casa, dei fratelli, della stalla e delle bestie. Quando torna ad avere una madre e un padre, nota nella fiera del paese alcune cose, che vere o immaginarie, fanno sì che lei si crei un'idea di come giri il mondo.
La seconda è Assunta, che vive proprio durante il periodo nazista, tra bombardamenti, esecuzioni, razzie e leggi razziali. È una bambina contadina, che vive in pieno periodo bellico in equilibrio su un'unica gamba. Non appena la guerra termina e sembra soltanto un lontano ricordo, la piccola indossa un vestito colorato, cucito da lei, e sembra che gli anni della sua infanzia stiano pian piano tornando.
Infine, Icaro, che va via dalla campagna durante gli Anni di Piombo per farsi una nuova vita e lavorare come contadino. Il bambino, come segnato da un destino lontano, fa e farà quel che non hanno potuto fare sua madre e sua nonna, in memoria di chi è venuto prima di tutti loro.
Tramite le difficoltà di questi bambini viene raccontato un Novecento, fatto di ricordi, affetti, nostalgie e gratitudine.